Social

Il primo Social Innovation CAMPUS in MIND

5-6 febbraio 2020, dedicato al tema “Shared City _dal gioco alla realtà"

Il Social Innovation Campus è il primo Campus italiano sull’Innovazione Sociale dedicato, nella sua prima edizione, al tema “Shared City _dal gioco alla realtà"

Un evento internazionale per coinvolgere i GIOVANI e le NUOVE GENERAZIONI DI COOPERATORI in momenti di confronto, di sperimentazione e di gioco sui temi dell’Innovazione e dell’Impatto sociale e ambientale applicati al vivere nelle nostre città.

Un appuntamento annuale dedicato alle realtà del TERZO SETTORE e dell’ECONOMIA CIVILE, START UP e IMPRESE SOCIALI, UNIVERSITA’, CENTRI DI RICERCA e IMPRESE PROFIT per condividere e approfondire nuovi scenari e tecnologie funzionali alla collaborazione, alla co-progettazione e alla creazione di soluzioni innovative per dar vita a città accoglienti, sostenibili ed efficienti per tutti.

Una grande opportunità di contaminazione tra generazioni e mondi diversi che insieme possono perseguire i 17 obiettivi di sostenibilità dell’agenda 2030 in un contesto concreto: MIND Milano Innovation District, paradigma delle città del futuro.

 

REGISTRATI ORA!

Vi invitiamo a fare la pre-iscrizione al Social Innovation Campus
al link: https://sicampus.org/

per essere aggiornatI in tempo reale sul palinsesto delle iniziative e poter prenotare le specifiche attività a cui vi piacerebbe partecipare.

VAI AL PROGRAMMA IN PROGRESS!

Potete iniziare a visualizzare il programma ancora in progress a cui si aggiungeranno nei prossimi giorni altre interesanti iniziative a questo link

32 ore non stop con format di partecipazione innovativi e un grande coinvolgimento dei giovani.

Quando: Mercoledì 5 – Giovedì 6 Febbraio 2020

Per chi:

Il Campus è una iniziativa della Social Innovation Academy di Fondazione Triulza ideata per coinvolgere:

  • Studenti delle Scuole Superiori e Universitari (Link per saperne di più)
  • Nuove generazioni di Cooperatori
  • Organizzazioni dell’Economia Civile (Link alla Call dedicata alle Cooperative)
  • Organizzazioni del Terzo Settore ed Enti Filantropici
  • Università e Centri di Ricerca
  • Aziende interessate a promuovere esperienze e modelli di innovazione con forte impatto nell’ambito sociale e ambientale.

Obiettivi del Campus

  • Coinvolgere le nuove generazioni nei processi di sviluppo e di rigenerazione urbana con approcci innovativi e attenti all’impatto sociale e ambientale.
  • Contribuire dal basso alla creazione di città accoglienti, sostenibili ed efficienti per tutti.
  • Promuovere i valori della cooperazione in ambiti legati alle nuove tecnologie e le nuove professionalità.
  • Stimolare la contaminazione e la co-progettazione tra mondi e settori diversi.
  • Orientare e scoprire il ruolo delle nuove tecnologie nei diversi ambiti d’innovazione e d’impatto sociale.
  • Creare alleanze virtuose tra cooperazione, imprese tecnologiche e organizzazioni del terzo settore.

Temi e format
Nei due giorni del Campus saranno affrontate tematiche come la finanza d’impatto, l’open innovation, i data for good, le start up e il trasferimento tecnologico nel terzo settore, le imprese sociali, la misurazione dell’impatto sociale, la partecipazione attiva dei cittadini, le relazioni sociali nelle piattaforme digitali, l’innovazione contro le diseguaglianze, la sostenibilità ambientale. Sono previsti talk con testimonianze internazionali, workshop tematici e lectio magistralis, laboratori interattivi, un Hackathon, un’area espositiva esperienziale e un’area sport e relax.
Il ricco palinsesto è in costruzione e vanta già proposte da parte di Joint Research Centre della Commissione Europea, Fondazione Cariplo e Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale.

Percorsi per la partecipazione delle Scuole

Il Social Innovation Campus si configura come un’opportunità di orientamento per gli studenti delle Scuole Secondarie di II grado, di Formazione Professionale e IFTS, di tutti gli indirizzi. Due i percorsi per le scuole:

  • Percorso Hackathon (32 ore) dedicato alle classi 4° e 5° delle scuole secondarie di II grado, 4° anno di leFP e IFTS, (deadline 20 dicembre 2019)
  • Percorso Visita esperienziale, dedicato a tutte le classi, dalle 1°, delle scuole secondarie di II grado, di formazione professionale e percorso IFTS.

Posti limitati. Partecipazione gratuita. Iscrizioni già aperte. Approfondimenti e modalità di iscrizione al link:

Chi promuove il SOCIAL INNOVATION CAMPUS

Il Campus è promosso, in partnership con Arexpo e Lendlease, dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, il cui Comitato Scientifico, presieduto dal professore Mario Calderini, è costituito da Università, Società Civile, Istituzioni Pubbliche, Imprese e tutti i protagonisti di MIND. Condividono i valori e gli obiettivi del Campus e lo sostengono in qualità di main sponsor Coopfond, Fondo Sviluppo e UBI Banca.

 

PER INFORMAZIONI SULLE MODALITA DI PARTECIPAZIONE CONTATTARE:

Fondazione Triulza: tel 02-39297777 - mail: marketing@fondazionetriulza.org

Solo per la partecipazione di Scuole e Studenti contattare: comunicazione@fondazionetriulza.org

Social Enterprise Open Camp - Gender Smart Investing

Social Enterprise Open Camp è una formazione residenziale, immersiva capace di far convergere il potenziale femminile, la tecnologia e l’accesso al capitale per disegnare le imprese sociali del futuro.

L’evento  è promosso da Fondazione Opes-Lcef  (organizzazione con sede a Milano e si occupa di sostenere le imprese sociali nel Mondo e in Italia) e dal Gruppo Cooperativo CGM.

L’apertura è prevista per il pomeriggio del 22 giugno a Napoli, nella suggestiva cornice di Castel dell’Ovo, con un convegno aperto al pubblico nel quale si potranno ascoltare le più significative voci dell’imprenditoria sociale a livello mondiale, proseguirà il 23 e il 24 a Salerno  con due intense giornate di formazione residenziale  e si concluderà nella splendida chiesa di Sant’Anna dei Lombardi a Napoli, la mattina del 25 giugno, con una sessione dedicata a narrazioni e testimonianze delle imprese sociali del territorio campano.

L’evento di portata internazionale, avrà come focus centrale l’imprenditoria sociale e affronterà diversi temi significativi quali: l’importanza della leva tecnologica per lo sviluppo e la crescita delle imprese a impatto, il valore delle imprese sociali per far fronte alla sfide del terzo millennio, anche nella logica del supply chain, il significato dello storytelling per costruire la propria brand identity, la gestione delle competenze per la formazione del capitale umano delle imprese, il management, la valutazione d’impatto, le modalità per l’accesso ai finanziamenti e al capitale nell’economia sociale e circolare, la replicabilità e la scalabilità del modello di business.

Il  ruolo delle donne nella governance di imprese sociali, la valorizzazione del potenziale femminile, l’urgenza di colmare il gender gapnon solo come dovere etico, ma anche come opportunità di mitigazione del rischio imprenditoriale rappresenteranno i “fili rossi” che guideranno le riflessioni in tutti i gruppi di lavoro e che s’intrecceranno con gli altri focus centrali

Imprenditrici e imprenditori d’impatto, aspiranti innovatori, giovani talenti, operatori di imprese e cooperative sociali, associazioni, operatori della cooperazione internazionale, investitori, rappresentanti di istituzioni, università e accademie. Un programma ricco di sessioni plenarie  con interventi e testimonianze di speakers e imprenditori sociali  e di  lavori di gruppo, coordinati da workshop leader e in cui si analizzeranno imprese sociali  fondate da donne.

Tutte le informazioni su  www.socialopencamp.org

Ti racconto una storia

Spesso si sente parlare di storytelling in rapporto alle più moderne strategie di marketing e comunicazione. Come se raccontare una storia per comunicare un valore fosse una cosa nuova, prettamente moderna. Invece, le storie si scrivono dall'alba dei tempi e funzionano ancora nello stesso modo.

Si raccontano le storie per smuovere emozioni, suscitare sentimenti di emulazione e di immedesimazione; per condurre al centro di universi immaginativi seducenti, il cui richiamo possa originare il desiderio di condivisione, appartenenza, riproduzione, continuità.

Il marketing non fa altro che adottare conoscenze antiche, abitudini e attitudini radicate da tempo immemore nella vita di ogni giorno, per la generazione di nuovi miti e di nuovi riti. Si racconta il valore delle cose per condurre ad aderire ad esse. Raccontare per convincere, il meccanismo è elementare. Grazie alle storie si riesce a riportare ad un senso unitario il molteplice, il diverso, il caos. Si tramandano credenze e coordinate di pensiero condivisi da una intera comunità.

Si propone un modo di guardare, di rendere manifesto e comprensibile ciò che accade. Si sconfessa con Arianna la paura del minotauro, intrecciando fino all'alba, come Penelope, il filo narrativo degli eventi, piccola scia luminosa che orienta e conduce nella narrazione perpetua della storia.

Solo dall'esodo può emergere un significato, un senso, una motivazione pregnante e significativa. Le storie sono importanti perché raccontano di un tempo e di un luogo in cui si è un compiuto un destino.. ognuno di noi ricerca un senso unitario nella sua vita.

 

POTENZA MITICA

Se conserviamo tanto intensamente i ricordi passati è perché la loro memoria, la condivisione di una storia, amplifica la percezione dei legami vissuti. La vicinanza con le persone. Solo il riconoscimento di un’origine comune ci fa sentire completi.

Le nostre radici provengono da un tempo lontano come ogni storia ambientata in un luogo e in un tempo imprecisato. Ogni germoglio è la prosecuzione e al contempo un nuovo inizio nel continous narrativo.

Le storie vengono raccontate ciclicamente, in occasione delle feste, delle sagre, delle ricorrenze. Questo permette di imprimere nella memoria collettiva un patrimonio di pratiche, conoscenze e valori condivisi.

La ripetizione riconduce il cambiamento costante della vita entro un flusso narrativo ordinato e comprensibile di eventi. L’incertezza spaventa e disorienta. Le storie sono sempre state una bussola nel tempo: ci accompagnano e ci consolano anche nei momenti più bui.

Vengono raccontate al crepuscolo dai saggi, dagli adulti ai bambini fino a quando non si addormentano. È la formula ipnotica delle parole a condurre dolcemente al sonno soave, profondo, imperturbato.

Sono un elemento fondamentale di ogni forma di aggregazione, appartenenza, unione sociale. Attraverso il racconto di definiscono le caratteristiche comuni.

 

POTENZA VISIVA

Le immagini non hanno bisogno di nessuna traduzione, sfruttano un linguaggio universale, il linguaggio della sensibilità.

Il loro contenuto non è mai completamente esplicabile e proprio per questo il linguaggio visivo è tanto efficace: consente di esprimersi in modo semplice, sintetico e immediato.

Si riescono a trasmettere sentimenti ed emozioni comprensibili da tutti. Si offre un'esperienza in primo luogo sensibile. Le sensazioni sono la nostra fonte primaria di conoscenza.

Senza, i nostri concetti sarebbero ciechi e il mondo circostante rimarrebbe muto. Diceva Aristotele: «Tutti gli uomini per natura tendono al sapere. Segno ne è l’amore per le sensazioni»

Si «amano le sensazioni per se stesse, anche indipendentemente dalla loro utilità». Le sensazioni sono per noi una fonte inesauribile di curiosità: Per questo motivo il loro richiamo è tanto persuasivo e pervasivo.

Imparare a raccontare per immagini non è solo una scorciatoia; è un modo molto efficace e sofisticato di suggerire libere associazioni, squarciare la tela per moltiplicare gli stimoli, aggiungere nuove dimensioni, dare luogo a un’esperienza sempre più articolata, ricca, complessa.

 

POTENZA SONORA

«La natura (fortunatamente) ha messo a disposizione degli esseri umani una gran quantità di informazioni ridondanti per mezzo di più sensi» lo si legge tra le pagine di una nota conversazione filosofica incentrata sulla cecità.

Così è possibile ascoltare il rumore del mare, sentire la brezza trasportata dall’oceano accarezzare il proprio viso nudo, morbido, vigile; assaporare il profumo dell’aria circostante per dedurre e immaginare la forma dello spazio tutto intorno.

I sensi sono intimamente intrecciati. La costruzione del senso di orientamento, delle forme e della consistenza dello spazio in cui transitiamo è per molti versi indipendente dal singolo funzionamento di ogni senso particolare.

La possibilità di mettere in comunicazione le diverse sensazioni, di richiamare nuove esperienze sensoriali è un aspetto fondamentale di ogni racconto. Ogni storia è riuscita quando è capace di stimolare la nostra immaginazione per trasportarci liberamente altrove.

Raccontare storie di solidarietà, di diritti e di comunità vive e pulsanti; ma anche storie di dolore, di disagio, di denuncia. Ma a che scopo? Le ragioni sono diverse, a cominciare dalla volontà di offrire visibilità e cornici di interpretazione più adeguate e realistiche per storie spesso relegate ai margini. Storie che hanno il desiderio di essere raccontate per quello che sono realmente, con la loro capacità di costruire realtà e di farvi immergere un pubblico sempre più ampio, per fargli conoscere nuove situazioni, immedesimarsi in altri soggetti e percepire nuove prospettive. 

 

Articolo a cura di Giada Attianese per Scuola di Impresa Sociale. Per saperne di più partecipa al primo incontro dedicato a tutti i cantastorie del non profit: Antonio Martella e Francesca Panaioli ti raccontano come raccontare la tua storia con un occhio di riguardo per la realtá delle cooperative sociali.

24 settembre, via Ermanno Barigozzi 24, Milano.

Ti aspettiamo! per info, prezzi & iscrizioni visita la nostra pagina fb: https://www.facebook.com/events/239836090056348/ oppure scrivici a: formazione@scuolaimpresasociale.org

Presentazione Social Impact Agenda per l'Italia

Sarà presentata a Roma il 24 maggio l'associazione Social Impact Agenda per l'Italia, nata per raccogliere l'esperienza dell'Advisory Board italiano (ADB) della Social Impact Investment Taskforce (SIIT), promossa durante la Presidenza britannica del G7 nel 2013.

Interverranno, tra gli altri, Claudio De Vincenti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Laura Frigenti, Direttrice dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

L’evento è promosso dai soci di Social Impact Agenda per l’Italia: ABIANIA,Confcooperative FedersolidarietàGruppo Cooperativo CGMEtimos Foundation,FedercasseFondazione OpesFondazione Sviluppo e Crescita CRTHuman FoundationUBI BANCA e Vita.

La missione dell’Associazione è di monitorare lo stato di avanzamento delle 40 raccomandazioni e contribuire alla loro realizzazione e di rafforzare l'imprenditorialità sociale attraverso lo sviluppo dell’ecosistema italiano degli investimenti ad impatto sociali.

Come partecipare? occorre prenotarsi qui.

Leggi la notizia: 21 gennaio, nasce Social Impact Agenda per l'Italia

Scarica il Manifesto della Social Impact Agenda per l'Italia

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